Alcuni consigli per illuminare al meglio il tuo negozio

Come illuminare un negozio

Nel settore commerciale, l’illuminazione è un fattore chiave e gioca un ruolo determinante ai fini della presentazione della merce e del negozio in generale. Un impianto studiato e realizzato ad hoc, infatti, migliora il percorso dei clienti e contribuisce a favorirne l’ingresso, diventando così un elemento fondamentale non solo per chi si trova già all’interno del punto vendita, ma anche per chi vi passa davanti.

Una condizione da tenere ben presente è che non tutti i locali hanno bisogno dello stessa tipologia e della stessa quantità di luce, di conseguenza è necessario effettuare una distinzione basata essenzialmente sulla categoria merceologica di prodotti che si intende vendere: una cartoleria, ad esempio, dovrà essere illuminata in un certo modo, che sarà differente dal tipo di illuminazione da predisporre all’interno di una gioielleria oppure ancora di un negozio di abbigliamento.

Oggigiorno, tra i sistemi di illuminazione per negozi più utilizzati ci sono sicuramente le luci a LED, in quanto la maggior parte dei dispositivi cosiddetti tradizionali sono ormai andati in disuso. La luce a LED può avere una tonalità calda (colore 830-827), neutra (la più utilizzata – colore 840) oppure fredda (colore 865).
Entriamo ora nello specifico e vediamo cos’è meglio per un negozio abbigliamento, luce calda o fredda? L’esperienza conferma che, in questi casi, è preferibile ottenere un’illuminazione che sia quanto più possibile vicina a quella del sole (quindi 830-827), essendo quella che rende al meglio i colori, senza modificarli, al contrario della luce fredda che tende ad alterarli, facendoli virare tutti verso la scala del violetto.

A seconda del budget a disposizione e delle esigenze commerciali rappresentate, è possibile optare per differenti varietà di apparecchiature, anche se la scelta più gettonata è quasi sempre quella di utilizzare faretti a incasso, soprattutto quando i soffitti sono molto alti e una controsoffittatura è indispensabile; sul mercato ce ne sono molte varianti, il cui prezzo dipende dalla potenza, dalla qualità dei materiali e dall’intensità della luce emessa. Una valida alternativa, molto in voga nei negozi di vestiario è l’impiego di binari, su cui poi montare dei faretti, con la possibilità di orientarli verso la direzione desiderata, creando così un effetto più dinamico e moderno.

Errori da non commettere

Visto quanto è importante avere una corretta illuminazione a fini commerciali, è fondamentale rispettare tutti i parametri dettati dai principali esperti del settore.
Ciò significa non limitarsi a ottenere la giusta luce per mettere in risalto i prodotti e gli articoli esposti, ma anche creare una sorta di atmosfera, conferendo al locale un’impronta personale che vi caratterizzi, attraendo al cliente che sarà invogliato a farvi visita.

In questa prospettiva, per illuminare correttamente lo spazio di vendita, le vetrine e l’ingresso dell’esercizio, bisogna fare particolare attenzione a non cadere in alcuni errori piuttosto comuni in fase di progettazione, quali:

 

  • Assenza di accent lighting: impostare l’illuminazione in modo troppo generico, senza focalizzarsi sui punti che sono commercialmente importanti è una grave mancanza. Per comunicare qual è il mood dell’intero negozio, si consiglia di utilizzare diversi punti luce da posizionare in posizioni strategiche, in modo da porre l’attenzione su ciò che volete sottolineare, ottenendo allo stesso tempo una visuale perfetta ed equilibrata di tutto l’ambiente;
  • Scarso contrasto di luci: per creare un’atmosfera interessante all’interno di un negozio è essenziale focalizzarsi su un tipo di contrasto stimolante per chi guarda, giocando con le luci e contrapponendo gradazioni e temperature differenti. Un ambiente poco luminoso oppure troppo uniforme apparirà piatto e asettico, non suscitando interesse nel cliente;
  • Lampade posizionate scorrettamente: Ogni fonte di luce deve essere posta in modo funzionale, garantendo non solo visibilità, ma anche libertà nei movimenti. I punti luce, ad esempio, possono essere utilizzati non solo per illuminare, ma anche per creare una sorta di percorso guida per chi entra nel negozio, che sarà così invogliato a seguire le tracce luminose, trovando in esse conforto;
  • Luci con gradazioni e temperature inadeguate: il tipo di luce scelta deve essere in linea con l’ambiente del negozio, senza appesantirlo ma, piuttosto, esaltando i prodotti esposti. Optare per luci calde o fredde è un fattore spesso determinante, in quanto è possibile determinare uno stato emotivo completamente diverso nella mente del cliente, andando a stimolare intimità e confortevolezza, nel primo caso, oppure energia e carica, nel secondo caso;
  • Non considerare l’importanza della luce naturale: se si dispone di una fonte di luce naturale, non sottovalutatene mai l’importanza, in quanto nessuna illuminazione artificiale è in grado di riprodurre la freschezza del sole che entra da una finestra. In questo caso, limitatevi a posizionare dei punti luce sufficienti a illuminare l’ambiente durante le ore più buie, scegliendo un tipo di lampada che si adegui al contesto in modo leggero e piacevole;
  • Mancanza di luci laterali e orizzontali: Quando si pensa alla luce, si corre il rischio di considerare esclusivamente l’illuminazione verticale, dando poco spazio a quella posta per terra o sulle pareti. Ciò significa perdere una grande occasione, in quanto l’ambient lighting si basa proprio su questa alternanza di componenti, che andrebbero invece a determinare un effetto dinamico molto interessante;
  • Lampade con paralumi inadeguati: il materiale con cui è realizzato il paralume di una lampada è in grado di incidere in modo importante sia sull’intensità sia sul tipo di luce emessa. Le lampade con struttura in vetro sono perfette per avere una luce piena e diretta, mentre la stoffa oppure elementi materici più consistenti creano un effetto più soffuso.

 

Consigli per illuminare al meglio il tuo negozio

Come già accennato, tenere conto della categoria dell’esercizio commerciale è un criterio fondamentale per scegliere il tipo di illuminazione più indicata. Il retail, infatti, deve curare in modo dettagliato e puntuale il messaggio che desidera comunicare al cliente, senza tralasciare il fattore estetico e funzionale dello stesso.

Se ti stai chiedendo come illuminare un negozio di abbigliamento, ad esempio, il consiglio è quello di optare per un tipo di illuminazione che non alteri i colori dei vestiti, prediligendo tonalità calde o neutre. La resa cromatica, infatti, deve necessariamente essere molto alta, restando fedele alla realtà dei fatti. Tralasciando esigenze specifiche voluta da un particolare brand, questo tipo di punti vendita non devono illuminare zone specifiche e possono basarsi su un design uniforme, in grado di garantire una buona resa dal punto di vista estetico. Lo stesso criterio vale anche per negozi di fiori, parrucchieri, profumerie oppure di borse e accessori.

Diverso è, invece, il discorso per ottici e oreficerie, che prediligono avere una luce diretta su vetrine e oggetti preziosi, per cui si utilizzano lampade a LED con faretto direzionabile, oppure per negozi di articoli per animali o ferramenta, dove l’illuminazione deve essere omogenea e vengono spesso utilizzati dei pannelli a incasso e plafoniere.
L’illuminazione per un negozio di alimentari prevede, invece, una colorazione per i prodotti destinati alla vendita e un’altra per i banchi della macelleria o della frutta e verdura. Questi ultimi, ad esempio, necessitano di luci specifiche aventi una colorazione rosata, in modo da rendere al meglio l’aspetto di carne e salumi.

L’ultimo aspetto, ma non meno importante, riguarda come illuminare la vetrina di un negozio. una vetrina illuminata correttamente può essere la chiave del successo e aiutare a trasmettere la giusta impressione nei passanti, che così si spingeranno a entrare nel negozio. Anche in questo caso, la scelta migliore è quella di optare per i LED, evitando di creare zone d’ombra e antipatici riflessi sul vetro che andrebbero a svalorizzare i prodotti esposti.

La soluzione più indicata è quella di installare luci orientabili, in modo da compensare questi effetti, utilizzando binari oppure strisce di LED sul pavimento, riequilibrando così le aree più scure. Inoltre, in particolari occasioni è possibile pensare anche a luci supplementari, aventi una funzione perlopiù estetica e di allestimento.